A lezione di Affido Familiare (parte I°) – Risposte alle domande più frequenti



Che
cos’è l’affido familiare?
L’affido familiare è disciplinato dalla
legge 184/83 “Diritto del minore a una famiglia”.
Ogni
bambino, ogni ragazzo, ha il diritto di avere una famiglia che lo ami, si
prenda cura di lui e lo aiuti a crescere in modo sereno ed equilibrato.

Talvolta
la famiglia naturale può trovarsi,
per motivi diversi, in una situazione di particolare difficoltà che la porta,
temporaneamente, a non essere in grado di occuparsi dell’educazione e delle
necessità materiali, e affettive, dei propri figli.

In
questi casi può essere necessario attivare un percorso di sostegno al minore e alla
sua famiglia: l’affido familiare è una delle strategie di aiuto percorribile.

L’affido
familiare è un intervento di sostegno che può essere attuato per poche ore il
giorno, come la settimana, piuttosto che 24h su 24h.

Nel
primo caso si tratterà di affido diurno, nell’ultimo di affido residenziale 
(con
il quale i minori vivono con gli affidatari 365 giorni l’anno).

In
entrambe le forme, l’affido familiare rimane caratterizzato da stabilità, continuità
e progettazione per permettere al minore di trovare un’altra famiglia capace, per
tutto il tempo necessario, di garantirgli ciò che la sua, al momento, non è in
grado di garantire.
 

Chi
sono i minori affidati?

Possono
essere neonati, bambini di due o tre anni, possono frequentare la scuola materna,
elementare o media; possono essere più grandi e avere fino a diciassette anni
compiuti; possono essere italiani o stranieri.

Per
alcuni di loro può essere indicato un affido familiare in una famiglia con
figli, mentre per altri, in considerazione dell’età o del vissuto personale, può
essere consigliabile l’affido da parte di una persona affidataria singola.


Chi
sono le famiglie dei minori affidati?
Sono
famiglie che hanno bisogno di essere aiutate e sostenute, temporaneamente,
nelle proprie funzioni educative e affettive.

Famiglie
che si trovano in situazioni di difficoltà tali da creare condizioni di malessere
e di disagio per i propri figli o, in alcuni casi, di vero e proprio rischio
tanto da rendersi necessaria la tutela dei minori durante “tutto il tempo
necessario affinché la condizione di rischio cessi”.

L’affido
familiare può quindi essere utile:

Quando
i genitori soffrono di problemi (economici, di salute…) tali da impedirgli di
garantire continuità nella loro funzione genitoriale;

Quando
il nucleo familiare si disgrega;

Quando
lo stato di conflitto tra i genitori pregiudica la crescita equilibrata dei
figli;

Quando
ci sono evidenti inadeguatezze nella funzione educativa dei genitori;

Quando
il minore ha gravi problemi relazionali o d’inserimento nel proprio contesto
sociale;
Quando
il minore è collocato, impropriamente, in una struttura residenziale.

                          To be continued…..

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