Eccomi di ritorno da una mattinata di confronto tra colleghi seduti in cerchio a parlare di adolescenti. Uno spazio raccolto e poco formale quanto basta.
Questa, Sabato 4 novembre, è stata la presentazione ufficiale alle istituzioni della nostra campagna #nonvihochiestodichiamarmimamma.
Per la mia ansia di prestazione avevo inzeppato Emilia di fogli e foglietti che la intimavano a seguire pedissequamente una scaletta di tempi, pause e interventi ad hoc…che naturalmente se ne è andata a benedire quando la buona Emilia a soli 5 minuti dall’inizio ha dato la parola a M., 16 anni, alias Nevrotic, che da quel momento non l’ha più lasciata.
Perchè nessuno poi dei presenti in sala voleva che la lasciasse:(
Così M. ha raccontato con voce bassa ma ferma i suoi 13 lunghi anni trascorsi in comunità. Era da tempo che voleva raccontarlo, e ne sono certa proprio a quella platea. Vestita di nero, corrucciata al punto giusto e adorabile senza eguali.
Dopo aver ammutolito giudici e assistenti sociali annoverando mancanze di tutori, dimenticanze di servizi e chi più ne ha più ne metta…è toccato a me e a Emilia proseguire la presentazione della giornata, ma ormai noi, quanto potevamo significare a conti fatti? Tant’è che a incontro finito l’autografo l’hanno chiesto a lei!
Nonostante ciò:) non possiamo che essere grate a chi è stato presente oggi, e compiangere i grandi assenti (i medesimi da sempre d’altro canto).
Ringraziamo quindi con il cuore la Fondazione L’Albero della Vita con Barbara Boggio e Annalisa Ceglia che si sono svegliate alle 4.00 del mattino per esserci; ANFAA – Associazione Nazionale Famiglie Adottive e Affidatarie (sezione Roma) e Mariangela Costa della quale M. ci ha confidato di essersi innamorata per l’occhiolino fattole ripetutamente durante la sua testimonianza (immaginiamo per conferirle forza…a meno che non le sia sopravvenuto un improvviso tic nervoso);
Destinazione Minori onlus, presenti anche loro; il Municipio XII con la Consigliera Gianna Costantini (autrice di 9300 chilometri di cordone ombelicale), sempre presente nella tutela dei diritti dei minori; Gianni Fulvi, presidente del C.N.C.M. (Coordinamento nazionale Comunità per Minori di tipo familiare); il Tavolo distrettuale per l’Affidamento familiare del Consorzio Valle del Tevere, una delle poche realtà del Lazio attive nelle formazione, abbinamento e accompagnamento delle famiglie affidatarie grazie al lavoro della coordinatrice Marilena Santangeli. Naturalmente poi non poteva mancare uno dei nostri due editori, Andrea Benvenuti di EdizioniLavoro, uno dei primi a credere nel nostro progetto.
Hanno inoltre accettato l’invito alcune comunità e altri professionisti che sicuramente, in questo momento mi sfuggono, chiedo venia.
Grazie alla mammamatta Fabienne Trottereau nostra fotografa ufficiale (e che soprattutto non ci fa le rughe).
Insomma, grazie a tutti e FORZA GLI ADOLESCENTI!!!
Per richiedere una copia con dedica personalizzata di Non vi ho chiesto di chiamarmi MAMMA scrivete una email a percorsimama@gmail.com
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2 thoughts on “Alla fine l’incontro del 4 Novembre è stato tenuto da un’adolescente ca@@utissima”
Io pensavo da mamma matta (anzi per chi mi conosce mattissima) che questi bambini/ragazzi sono appellati “con bisogni special’ ..e invece no i bisogni di questi bambini/ragazzi sono GLI STESSI di tutti i bambini/ragazzi della loro età e se del caso delle loro disabilità. GLI STESSI. Forse sono SPECIALI o meglio SPIACEVOLI le loro storie quelle che vengono dagli adulti non da loro.
Come non essere d’accordo…da mammamatta a mammamatta:)