Quando uno dei nostri ragazzi si trova per strada, a dormire per strada, e chiede aiuto, chi se ne occupa davvero?

Forse non lo sapevate ma l’Accoglienza, quella vera, quella del non ho niente da mettere sotto i denti, e del non so dove dormire stanotte… la Domenica va in vacanza.

Non parlo dell’Accoglienza delle famiglie, perché quella, buon per loro, rimane vigile h24, attenta, premurosa: “se vuoi vieni da me, un posto si trova sempre!”.

Parlo di quella istituzionale: servizi sociali, centri di accoglienza, caritas, sas, parrocchie, dormitori, conventi.
“Ci spiace ma oggi è domenica”.
“E’ domenica signora, la richiesta di accoglienza richiede una procedura, richiami lunedì”.
“E’ domenica, io sono il parroco e le garantisco che il ragazzo ce la farà”.

Così alla fine della fiera quando un ragazzo poco più che maggiorenne si ritrova a passare intere notti per strada, se nei giorni feriali ha possibilità di trovare ricovero da qualche parte, per il sabato e la domenica non ci pensi minimamente: gli uffici chiudono, gli impiegati se ne vanno e l’Accoglienza chiude i battenti.

Quindi a quel punto che si fa? Chi è disponibile ad “ospitarlo”? Solo uno splendido ostello che M’aMa si appresta a pagare in fretta e furia.

Ora, rivolgendomi a tutte le famigliematte che non conoscono la Domenica, chiedo di continuare a cercare strutture di accoglienza e centri in tutta Italia dove temporaneamente il nostro ragazzo possa trovare alloggio gratuito e dal quale possa iniziare a progettare, in collaborazione con i servizi sociali, un programma di recupero e inserimento nel mondo del lavoro.
Grazie fin da ora!

Contattatemi via whatsapp al 339.8322065 anche solo per chiedere maggiori info

Non vi ho chiesto di chiamarmi mamma è in tutte le librerie, ma se vuoi ricevere una copia con dedica personalizzata, e sostenere la campagna M’aMa sull’affido degli adolescenti fuori famiglia, scrivi una email a percorsimama@gmail.com