Dopo mesi di ospedale, interventi e problemi di salute non tutti risolvibili, Nino, 7 mesi, nato da una mamma che fin da subito non si è sentita in grado di accudirlo, da pochi giorni, è finalmente a Casa.
“Mi chiamo Nino, sono un bimbo di 7 mesi anche se in realtà ne dovrei avere 5 perché sono nato due mesi prima del termine. La mia mamma
dopo avermi partorito non si è sentita di tenermi con sé per cui sono rimasto in ospedale fino a pochi giorni fa. Ho avuto un sacco di problemi, mi hanno operato tante volte ed ho avuto tanto dolore fisico, ma il mio dolore più grande è stato quello di essere solo, di non avere nessuno che potesse consolarmi, coccolarmi e che potesse lottare con me e per me.
Avevo ormai abbandonato le speranze, pensavo che quello fosse il mio destino quando un giorno ho sentito qualcuno che si rivolgeva a me
con un calore che non avevo mai provato prima. Sentivo queste voci rivolgersi alla dottoressa ed ho cercato di richiamarle nuovamente a
me, quasi senza fiducia. E invece quelle voce sono tornate vicine, mi hanno coccolato e consolato.
Ho poi sentito qualcosa di caldo avvolgermi, forse era un abbraccio. E’ stata un’emozione così intensa, così forte che credevo mi si fermasse il cuore. Dopo poco mi sono ritrovato nel mio lettino e non ho più sentito quelle voci, non ho avvertito più quel calore. Mi sono sentito di nuovo solo. Non erano per me quelle voci e quel calore, senz’altro c’era stato qualche sbaglio.
Ho cercato di addormentarmi per non sentire quel vuoto, quel freddo.
Poi credo di aver cominciato a sognare perché ho avvertito di nuovo quel calore, quelle voci. Il mio cuore ha ricominciato a battere forte, mi
sentivo scoppiare. D’istinto ho aperto i miei occhi, che purtroppo non funzionano tanto bene, ed ho visto la luce della neonatologia (perché la luce riesco a vederla).
Ma sentivo ancora quelle voci, quel calore, quella avvolgenza. Non sapevo bene cosa fosse tutto ciò ma una cosa era certa, non mi sentivo più solo.
Per la prima volta ho mangiato avvolto da queste sensazioni ed ho sentito un profumo buonissimo che non scorderò più.
Avrei voluto che quelle sensazioni non finissero mai. E invece dopo un po’ mi sono ritrovato nella mia culla, solo come sempre.
Ho pianto tanto che mi hanno controllato il pannolino più volte, ma era pulito, poi la febbre ma non l’avevo e infine mi hanno dimenticato,
come sempre. Piangevo perché volevo di nuovo sentirmi a casa, sentirmi voluto e protetto.
Ci ho messo qualche ora a rassegnarmi ma alla fine ce l’ho fatta.
Qualche giorno dopo però è successa una magia: ho sentito di nuovo quelle voci, quel calore. Ma c’era qualcosa di diverso. Distinguevo una
vocina più sottile, più acuta che si accompagnava a manine più piccole. Manine che mi accarezzavano, dappertutto. Era così bello.
Ho pensato per la prima volta che forse stava accadendo davvero, che forse qualcuno era lì per me, per prendersi cura di me, per proteggermi, per volermi e tenermi. Infatti nelle settimane seguenti, non tutti i giorni, ma ho ritrovato con costanza quel calore, quelle voce, quel profumo che mi facevano sentire al sicuro.
Ho sperato con tutto il mio cuore che tutto questo fosse davvero per me e che non finisse mai, con tutto il mio cuore.
culla muoversi. Ad un certo punto ho visto una luce immensa sopra di me e poi di nuovo del movimento. Non so dove fossi e cosa stesse succedendo. Ho avuto paura fino a quando ho ceduto al sonno.
Ad un certo punto però il rumore ed il movimento mi hanno svegliato; ho visto di nuovo quella luce abbagliante e di nuovo ho avuto paura.
Il movimento aumentava ed i rumori non li riconoscevo, stavo per piangere quando mi è parso di sentire una voce rassicurante, una voce nota. Non ne ero certo ma…sì era la voce che già tante volte mi ha accolto, consolato e protetto.
D’un tratto sono stato di nuovo avvolto da quel calore benefico, da quella voce, da quell’amore che da quel momento non mi ha più abbandonato.
In questi giorni mi sono via via abbandonato all’amore che mi ha accolto, avvolto e travolto.
Il mio corpicino ha tanti problemi molti dei quali non risolvibili ma ho trovato una famiglia che mi ama incondizionatamente, così come sono, con le mie disabilità, con le mie diversità e con la mia storia.
Una famiglia grande, rumorosa, strana ma piena di amore che spero troverà la forza ed i mezzi per accompagnarmi nel mio percorso di crescita e di autonomia.
travagliata mi ha portato fino a qui, al mio posto, A CASA”.
Buona strada alla generosa famiglia che ha fatto posto a questa nuova vita! Gli auvgri più belli x le soddisfazioni reciproche che cresceranno nel tempo!