S.,
mamma affidataria della piccola Lisa, racconta il significato del suo
affido,
cosa sta insegnando a se stessa e ai suoi cari.
mamma affidataria della piccola Lisa, racconta il significato del suo
affido,
cosa sta insegnando a se stessa e ai suoi cari.
L’affido
familiare
come occasione di dare e ricevere.
familiare
come occasione di dare e ricevere.
“Ma…
fin dall’alba della civiltà l’uomo si è sempre sforzato di
arrivare alla comprensione dell’ordine che regola il mondo,
dovrebbe esserci qualcosa di molto speciale nelle condizioni al
confine dell’universo e cosa può esserci di più speciale che
l’assenza di confini? E non dovrebbero esserci confini agli sforzi
umani, noi siamo tutti diversi. Per quanto possa sembrare brutta la
vita c’è sempre qualcosa che uno può fare e con successo. Perché
finché c’è vita,c’è speranza”. (Tratto dal film La
teoria del tutto)
fin dall’alba della civiltà l’uomo si è sempre sforzato di
arrivare alla comprensione dell’ordine che regola il mondo,
dovrebbe esserci qualcosa di molto speciale nelle condizioni al
confine dell’universo e cosa può esserci di più speciale che
l’assenza di confini? E non dovrebbero esserci confini agli sforzi
umani, noi siamo tutti diversi. Per quanto possa sembrare brutta la
vita c’è sempre qualcosa che uno può fare e con successo. Perché
finché c’è vita,c’è speranza”. (Tratto dal film La
teoria del tutto)
Ogni
anno la primavera precede l’estate, che lascia posto all’autunno,
il quale al suo termine preannuncia l’inverno.
anno la primavera precede l’estate, che lascia posto all’autunno,
il quale al suo termine preannuncia l’inverno.
Così,
anno dopo anno.
anno dopo anno.
Ogni
notte le stelle illuminano il cielo finché la luce del sole, che
s’innalza all’alba, apparentemente le spegne. Così,giorno dopo
giorno,notte dopo notte.
Chi decide tutto questo?
notte le stelle illuminano il cielo finché la luce del sole, che
s’innalza all’alba, apparentemente le spegne. Così,giorno dopo
giorno,notte dopo notte.
Chi decide tutto questo?
Non
noi, ma il tocco dell’Infinito.
noi, ma il tocco dell’Infinito.
Ogni giorno nascono bambini;
alcuni rimangono lì, dove sono nati, per sempre, altri intraprendono
strade diverse, conoscono persone diverse, sono nati per persone
diverse rispetto quelle scelte.
Chi decide tutto questo?
Apparentemente
noi, ma in realtà, sempre, il tocco dell’Infinito.
noi, ma in realtà, sempre, il tocco dell’Infinito.
Tutta
l’esistenza è un mosaico infinito e noi, singoli tasselli
colorati, tutti diversi, ci incastriamo, spesso, all’improvviso e
inaspettatamente, con altri tasselli, arrivati precisamente per
formare quella parte di disegno.
Così sono arrivate loro.
In
momenti diversi, in situazioni differenti, in tempi precisi.
momenti diversi, in situazioni differenti, in tempi precisi.
Una
era per sempre, l’altra porta la firma di
affido
a rischio
giuridico.
Eppure
entrambe sono una verità: sono qui per noi, in questo scambio
reciproco di condivisione pura e gratuita che opera miracoli.
Ecco
cosa significa accogliere: accettare l’altro per ciò che è, senza
pretesa di possederlo; accettare l’altro con il suo passato e
presente e sapere che è l’attimo che vivi che fa la differenza;
tenere aperta una porta consapevole che entrerà solo chi,
varcandola, potrà essere aiutato e potrà aiutare chi già abita
oltre di essa; donare gratuitamente te stesso e constatare che, oltre
la fatica materiale di ogni giorno, vedi che più dai più ricevi;
infondere speranza e fiducia nella vita, anche in chi, già
dall’infanzia, ha scoperto che questa esistenza è come le montagne
russe e, se non sei legato bene, puoi cadere e sprofondare giù e
farti male.
Accogliere è una scelta di vita, che ti ritrovi a
fare, ad un certo punto della vita, senza più ricordare quando è
stato l’attimo nel quale hai preso quella decisione.
Oggi
accogliere è Lisa.
Lisa è arrivata non solo per trovare la
bambina perduta, tra affetto e figli allegri.
Lisa
è arrivata per aiutare noi.
è arrivata per aiutare noi.
Lisa insegna da subito ad aumentare
la pazienza (che servirà con figli adolescenti) e ad aumentare
coerenza e costanza fatta di quella dolcezza ferrea che educa senza
lasciarsi impietosire, senza scatti d’ira (che servirà con tutti i
figli).
Lisa insegna e dà prova che quando dai la priorità
alle faccende del Padre il contorno materiale va a posto da
solo.
Lisa insegna ad usare il pensiero perchè là dove sembri
non arrivare a consolare e aiutare la stringi forte a te e usi il
pensiero per aiutare un’anima sofferente e lo fai pensando alla sua
famiglia disastrata mandando pensieri anche là, perché ogni persona
ha il diritto e il dovere di ritrovare se stesso.
Lisa insegna
che non si posseggono le persone e non si conosce quanto tempo è
possibile stare insieme, l’importante è che in quel tempo concesso
vi sia la possibilità di migliorarsi e guarirsi a vicenda.
Lisa
insegna agli altri figli che non importa da dove vieni e perchè sei
arrivato, ma che nel presente è possibile condividere e donare senza
aver bisogno di tante altre informazioni.
Lisa insegna che
ognuno di noi è importante per tutti gli altri e per se stessi.
Lisa
insegna il significato di affido
familiare
e se si va incontro a “un rischio giuridico”…l’unico rischio vero ed esistente era perdere l’occasione di un sì, di dare aiuto e sostegno, perché
avere accettato lei con il suo rischio è stato avere il privilegio
di crescere ancora, noi con i nostri figli, ancora una volta dopo la
prima bellissima opportunità, quattro anni fa”.