Storie di amore e di affido familiare – Una MammaMatta e la Sua storia di accoglienza



Una
bimba accolta, oggi MammaMatta, ci regala un suo pensiero che merita
di essere condiviso.

Quando
ero piccola mi chiedevano spesso se avrei voluto conoscere i miei
veri genitori e io rispondevo sempre di no, giudicandoli anche un po’
male perché quella domanda per me era come una mancanza di rispetto
per chi mi aveva accolta, amata e cresciuta.

Poi
diventi grande, diventi genitore e qualcosa in te cambia perché
anche il tuo aspetto comincia a cambiare e tu stessa cominci a
chiederti come sarai…

Guardi
tua figlia e ti chiedi se assomigli anche ai suoi nonni indiani. Ma
tu dentro senti sempre di appartenere a chi ti ha amato, a chi ti ha
trovato in un lettino di un orfanotrofio e che dei tuoi occhi si è
innamorato.

Ed
ecco che di nuovo tutto cambia ancora perché diventi zia di tre
bambini adottati e con loro condividi più di quello che credi. E
oggi penso proprio a questo: a come sia strana la vita.

Sono
stata abbandonata e trovata, sono stata amata in un modo così puro
che mi ha portato a sentirmi sempre come fossi loro figlia e basta,
NON la figlia adottata. E ora sono zia di tre bambini e non mi sento
la zia adottiva sentendomi solo la loro ZIA…e anche loro sono stati
abbandonati e poi trovati.

Questo
mi porta a farmi tante domande sul mio destino. E sono orgogliosa di
una cosa che quando saranno grandi e magari si faranno tante domande
io sarò pronta a spiegargli la mia storia, una storia che non parla
di abbandono ma di essere trovati.

Questo
è un po’ il destino di tutti noi: essere trovati da qualcuno che ci
ami e sia pronto ad accoglierci nella sua vita, siamo destinati a
soffrire ma siamo destinati anche a combattere con l’unica cosa che
ci rende invincibili: il cuore”.

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