Storie di amore e di bambini in affido familiare: Lettera di una bambina mai affidata


Denise è stata una bambina che per anni ha sognato una Famiglia. E la Famiglia che sognava ad occhi aperti “non aveva sesso, non era composta da un uomo ed una donna, né da due donne o da un solo uomo…”, ma da tante risate, coccole e amore. Proprio quelle che oggi Denise, come MammaMatta, garantisce e dona ai bimbi che accoglie.

 

“Caro Giudice,

ti scrivo solo adesso perché prima ero troppo piccola e non capivo molte cose.

Quando tornavo a casa da scuola la maggior parte delle volte non potevo pranzare, non potevo nemmeno fare i compiti, c’era solo terrore. La sera, quando andavo a letto, invece delle favole della buona notte e delle ninne nanne c’erano urla e parole terrificanti.

Ho sempre sognato di avere una FAMIGLIA, e sa che cosa sognavo esattamente di una FAMIGLIA? Le coccole, le risate, la protezione, la cura, il sostegno, le sane sgridate, il poter vivere una vita serena, adatta ad una bambina della mia età.

Cose che a dirle così sembrano semplici, scontate. Ma per tantissimi bambini/adolescenti non lo sono per niente.

E questo sicuramente lei lo sa meglio di me, visto il lavoro che fa.

Quello che forse non sa, e mi permetto umilmente di comunicarglielo, è che nelle mie migliaia di fantasie quotidiane con cui cercavo di consolarmi, quella FAMIGLIA non aveva sesso, non era composta da un uomo ed una donna, non erano due donne, un solo uomo, etc…e sa perché?

Perché tutto questo era assolutamente irrilevante.

Immaginavo le cose che avremmo fatto insieme, che finalmente qualcuno sarebbe venuto a prendermi a scuola, che le vacanze non sarebbero più state un incubo perché dovevo restare a casa, ma anzi, un’occasione per fare cose belle con la mia FAMIGLIA.

So che l’argomento è controverso (anche se personalmente non ne capisco il motivo, mi pare tutto così semplice e naturale…) ma visto che qui si tratta di vite, di vite degli altri, di minori, che sono in una posizione di non parità, vista la loro giovane età, è fondamentale che chi ha il compito di prendere decisioni per loro, lo faccia veramente pensando al loro bene, non alla politica, non a qualsiasi altra cosa, SOLO AL LORO BENE.

Sono loro ad avere diritto ad una famiglia, è LORO il diritto che viene negato nel momento in cui viene scartata una famiglia affidataria omosessuale o un single.

Mi pare assurdo non “utilizzare” famiglie formate, consapevoli, con tanto amore da dare…quando i bambini crescono istituzionalizzati, e si ritrovano dopo molti anni, come me, a chiedersi come sarebbe stata diversa (in meglio) la propria vita, se ci fossero state due mamme, una mamma, due papà, una mamma e un papà, insomma, UNA FAMIGLIA.

Ci sono tantissimi studi longitudinali di psicologi, npi, psicoterapeuti, sia italiani che stranieri, che si sono espressi prendendo posizioni a riguardo (tra cui anche l’ordine degli psicologi), dichiarando che non è l’orientamento sessuale del genitore ad influenzare l’equilibrio di crescita del bambino.

E allora perché ne stiamo ancora parlando?

Ci sono persone disposte ad amare e prendersi una grossa responsabilità, con consapevolezza.

Ci sono ragazzini che aspettano una famiglia.

Qualcosa mi sfugge, e penso che quel qualcosa dovrebbe sfuggire anche a voi, nel senso che dovreste “lasciarlo andar via…”.

Grazie per avermi letta.

Buon lavoro e un grazie a nome di tutti quei bambini a cui troverete una FAMIGLIA”

Una MammaMatta (Denise Comparato)

 

 

Mandaci la tua testimonianza a affidiamoci@affidiamoci.it (la pubblicheremo in forma anonima)

 

 

 

 

 

 

3 thoughts on “Storie di amore e di bambini in affido familiare: Lettera di una bambina mai affidata

  1. Mi è sembrato di leggere la mia storia , un passato simile, le stesse emozioni e conclusioni logiche. Avevo paura che questo passato fosse giudicato dalle autorità un pregiudizio sulla mia idoneita’ per diventare mamma affidataria , invece di un vantaggio o esperienza vissuta di ognono che ci rende unici , genitori e figli che imparano gli uni dagli altri , non perfetti e forse più umani . Grazie di cuore

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