Storie di amore e di bambini in affido familiare: “Morta abbandonata dai suoi cari perchè transgender”


“Completamente abbandonata dai suoi cari perché transgender”, così recita il suo cartello funebre.

Matteo Grimaldi ogni anno sul suo profilo social ricorda Alessia che a 30 anni è morta “Completamente abbandonata dai suoi cari perché transgender”.
Io non ne sapevo nulla prima di oggi, ma dopo aver letto la solitudine nella quale è stata lasciata morire dai suoi genitori adottivi, anch’io con AFFIDIamoci mi unirò a Matteo Grimaldi per ricordare l’anniversario della morte di Alessia e con l’occasione buttare lì qualche riflessione del tipo: non sarebbe il caso che a questo punto alle coppie, durante l’estenuante percorso adottivo, quando gli vengono ventilate le varie tipologie di accoglienza cui si rendono disponibili (età del minore, eventuale disabilità…) gli sia menzionato anche il cambiamento di sesso o la confusione di identità sessuale?!

Un tema troppo provocatorio da inserire? Troppo ipotetico e difficile da prevedere? Non prevedibile ma possibile:)

Anche perché partendo dal dato certo che i “resi” esistono nell’affido come nell’adozione e che è più difficile trovare collocazione in famiglia ad un minore con identità sessuale incerta, va da sé che non è poi tanto da sottovalutare il pericolo di un minore “reso” a causa del suo orientamento sessuale.

Aberrante ma reale. Voi che ne dite?

 

Mandaci la tua testimonianza ad affidiamoci@affidiamoci.it (la pubblicheremo in forma anonima)

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