Testimonianze, Storie di amore e bambini in affido familiare: “Le nostre ragazze sono restituite alla strada”


 

L.,
educatrice
di una casa famiglia, ci racconta il dolore
all’interno
della struttura, quello delle operatrici che accolgono i ragazzi al
loro rientro in comunità, dopo il f
allimento
in famiglia affidataria o adottiva:
quello
degli
operatori è un dolore spesso non raccontato, sottovalutato
seppure
sia il primo ad accogliere e confrontarsi con i ragazzi “restituiti”.
“Le
nostre ragazze
sono
tutte pre adolescenti e adolescenti, difficili da abbinare per l’età
e le poche ch
e
sono

riuscite a entrare in famiglia
sono
state
quasi
tutte restituite. Arrivate a 18/21 anni sono restituite alla strada”.

Due
sere fa, ore 19.00 io, la responsabile della casa famiglia ed una
collega convochiamo le ragazze per dare una comunicazione. Sono tutte
già grandine e piene di impegni, è raro ma anche bello vederle
riunite insieme, tutte lì nelle loro diversità personali e
culturali. Sono curiose e anche intimorire, cosa dovremo dirgli? La
notizia è che una delle nostre ospiti andata in affido tornerà tra
di noi. Hanno il volto amareggiato ma non è una “notizia”,
ci sono purtroppo abituate, ho davanti 8 ragazze e 4 hanno avuto
esperienze di affido/adozioni fallimentari. Le abbiamo convocate
questa volta per dare ascolto e contenimento alle emozioni che
sarebbero seguite al nome del soggetto suddetto: è D. ed è una
bambina. A B. si riempiono gli occhi di lacrime, a C. e A. invece si
gonfia la vena tra gli occhi, E. è perplessa, S. ha lo sguardo vago.
Le altre sono arrivate dopo l’uscita di D. e non la conoscono bene.

Le
ragazze sono amareggiate perché sanno che è difficile trovare una
famiglia a delle ragazzine già grandi (14/16 anni) e per esperienza
personale sanno che non sempre le cose vanno come si immagina e
spera. Ma per i bambini è diverso, così anche noi gli abbiamo
sempre detto, per loro le famiglie si trovano, le capacità di
adattamento dei più piccoli e di resistenza nella gestione da parte
dei genitori è maggiore: per loro le cose devono andare bene. D. è
una bambina di 10, non è ribelle, non è diffidente e neanche
invadente. È discreta, è timida, è responsabile e ha una maturità
non comune ai suoi coetanei. Le ragazze lo sanno e non accettano il
suo ritorno. Gli chiediamo di essere discrete, di ri-accoglierla
senza farle il terzo grado, le abbiamo invitate a non chiedere cosa
non fosse andato, probabilmente nemmeno lei lo sa… Non lo sappiano
neanche noi adulte, siamo frustrate e arrabbiate ma cerchiamo di non
mostrarlo troppo. Le invitiamo a fare a noi le domande. Si scatenano
“perché l’hanno presa se non erano in grado di tenerla? Perché
giudici e ass.sociali fanno abbinamenti familiari senza prestare
molta attenzione?” e tanti altri commenti che nascono dalla loro
esperienza…ma che sono esasperati dal fatto che D. era “un
caso facile”, non come loro.

Dopo
questo lungo resoconto parlo a voi coppie e famiglie che volete
adottare o accogliere in affido… sarò dura, ma vi invito a NON ACCOGLIETE se non siete
pronti ad accogliere delle persone distinte da voi, figlie cresciute
da altri con altri “valori” e altri “ideali”.
Figlie della strada, figlie di nessuno, figlie che fino ad ora hanno
vissuto allo sbaraglio senza regole. NON ACCOGLIETE se non siete
disposti ad accettare che non sono e non saranno mai la figlia che
non avete avuto e che vorreste avere. NON ACCOGLIETE se pensate che
basti dare regali, offrire viaggi o sport o promesse per comprare il
loro affetto e la loro lealtà. NON ACCOGLIETE se non siete disposti
a sentirvi rifiutati, giudicati, accusati di non essere nessuno.

ACCOGLIETE
se vi piacciono i puzzle da 10000 pezzi, quelli complicati e che
richiedono tempo e pazienza per essere completati. ACCOGLIETE se i
cocci di un vaso rotto non li buttate ma con pazienza li riassemblate
e ridate forma e senso. ACCOGLIETE se oltre ad essere una coppia
siete anche una squadra. E se siete una famiglia ACCOGLIETE se i
vostri figli sono partecipi e d’accordo.

Chi
decidete di accogliere è una persona che per la sua età ha sofferto
molto più di noi che siamo adulti. Sono vite spezzate, interrotte,
devastate, anime sole, piccole selvagge che non hanno imparato la
fiducia, l’amore. ACCOGLIETE se avete la forza di non tirarvi
indietro alle prime…alle seconde…alle terze difficoltà!

Vi
chiedo di condividete questo sfogo affinché arrivi a tutti coloro
che hanno anche solo pensato di adottare. Non sono 4 incontri
formativi e la testimonianza di quel raro affido andato bene a
dovervi motivare.

Dopo
l’affido/adozione sarete soli… non dovrebbe essere così ma lo è.
Spariscono tutori, ass.sociali, enti che vi hanno formato. Dopo
avervi mostrato il meglio, vi troverete soli a gestire ragazzi a
volte già grandi… da soli senza manuali di istruzioni. Tutto ciò
vi metterà a dura prova, minerà ogni equilibrio personale di coppia
e familiare. Vi consiglio caramente e caldamente di cercare voi
stessi aiuto in associazioni (che esistono) e in psicoterapeuti.

Non
vi chiudete e soprattutto non vi arrendete”.

SE HAI UNA STORIA DI ACCOGLIENZA DA RACCONTARE INVIALA A karin@affidiamoci.com e sarà pubblicata in forma anonima. AIUTACI A DIFFONDERE LA CULTURA DELL’AFFIDO!

14 thoughts on “Testimonianze, Storie di amore e bambini in affido familiare: “Le nostre ragazze sono restituite alla strada”

  1. Noi abbiamo 2 fratellini in affido da 1 anno di 4 /5 anni..mai nessuno ci ha sostenuto ogni cosa ci rimbocchiamo le maniche e facciamo da soli..neanche i servizi sociali si sono fatti mai vivi

  2. Noi abbiamo accolto una 16 enne tre anni fa … è stata dura e lo è per certi versi ancora oggi … per noi ma anche per lei … lei non ci assomiglia ma anche noi siamo dei diversi per lei … eppure in alcuni momenti sembra che ci conosciamo da sempre
    … la cosa che più mi dispiace … siamo stati lasciati soli

  3. Purtroppo molte esperienze di affido sono vissute dalle famiglie senza alcun sostegno. Se volete, in forma anonima, sarebbe prezioso scriveste la vostra testimonianza inviandomela a karin@affidiamoci.com grazie!

  4. Scrivetelo! Testimoniamolo! Facciamo conoscere questi disservizi! I pezzi come vedete sono pubblicati in forma anonima ma è importante far conoscere il "dietro le quinte" dell'affido. Se volete scrivetemi a karin@affidiamoci.com grazie!

  5. Non va bene che già nell'articolo si accetti come ineluttabile il fatto che le famiglie siano lasciate sole. Bisognerebbe fare di più affinché questo non accada. Le famiglie hanno pesi enormi da portare da sole. Non tutti hanno tanti soldi da spendere in psicoterapeuti, e i gruppi di aiuto-muto-aiuto non sempre bastano perché talvolta il problema maggiore è nel vissuto dei ragazzi. Però quando c'è un'adozione o un affido "andato male" tutti a dare addosso ai genitori. Non sempre hanno colpa, in molti casi avrebbero solo bisogno di un supporto.

  6. Io ho adottato un ragazzo di quasi 12 anni i primi tempi sono stata mamma coraggio pensavo che non la facevo ma ho dato tanto amore facendolo capire con i gesti che c'è tanto amore incominciando aggiustare il letto con le lenzuola con i cuori se mi arrabiavo con mio marito subito ci abbracciamo per farlo capire che non c'è violenza anche l'assistente sociale mi ha dato dei complimenti che e venuta solo una volta mio figlio si è diplomato e un amore affettuoso educato e tante volte mi dice : mamma io prima ero selvaggio la mia risposta e No amore mio era soltanto che ti mancava tanto amore di famiglia mi abbraccia e mi dice mamma ti voglio tanto bene siamo una famiglia felice e sarei pronta a ricominciare

  7. Ma è tutto così difficile ci sono gli adulti e i ragazzi ma gli incontri sono complicati ma perché tutto così comicato dare amore gratis

  8. Nel nostro Paese, tranne in casi particolari (art. 44), l adozione è preclusa alle persone single. É possibile invece l'affido. Se vuole informazioni può scrivermi a karin@affidiamoci.com

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