È la sorella più grande, 16 anni. Quella che non ha mai detto NO all’affido, ma nemmeno SÌ. Perché degli adulti non si fida. Perché un’altra mamma non la vuole: la sua ce l’ha già, e guai a chi gliela tocca.

Nevrotic ha imparato presto a cavarsela da sola. Alza muri, ringhia prima di abbracciare, dice “non mi serve nessuno” e intanto chiede di essere accompagnata per il suo primo giorno di scuola; dice “tu non sei mia madre” mentre ti chiede un abbraccio stritolante; è quella del “voglio tornare in comunità” infilandosi nel nostro lettone.

È la voce di chi resta, di chi resiste, di chi ha paura.

Come avrà vissuto l’esperienza dell’affido? Te lo racconto in “Non vi ho chiesto di chiamarmi mamma”, il racconto ironico di un affido sine die che è anche punto di partenza per chi vuole avvicinarsi all’affido familiare, grazie al Vademecum su Come si diventa Genitori Affidatari di Emilia Russo, presidente M’aMa-Dalla Parte dei Bambini.

La sua storia, e quella delle sorelle, LagnaContinua e Babbia, puoi leggerla in Non vi ho chiesto di chiamarmi mamma, il diario di un affido sine die.

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