Alla testimonianza omofoba di ieri, oggi risponde un nostro babbomatto che i pregiudizi li smonta ogni giorno con la vita: cristiano, papà single, gay e adottivo.
“Salve,
ho letto con attenzione quanto è stato scritto, e desidero rispondere con chiarezza e rispetto, non per attaccare anche se di pancia farebbe il contrario, ma per ristabilire la verità, che a volte può essere oscurata da paura, pregiudizio o da un’interpretazione rigida della Bibbia.
Sono un padre gay single. Nel luglio 2025, il Tribunale per i Minorenni di Venezia mi ha riconosciuto idoneo all’adozione. Oggi sono il padre orgoglioso e amorevole di una figlia. Una figlia che per troppo tempo è rimasta in una struttura, considerata non adatta da tante coppie perché non più piccola, non più facile, non perfetta secondo certi criteri. Io non l’ho vista così. L’ho vista per ciò che è, una persona che merita amore, cura e famiglia.
E a chi dice che vivere con me le farà del male, rispondo con i fatti, mia figlia oggi ha una casa, una presenza stabile, valori, ascolto, confini sani e soprattutto amore incondizionato. Cresce ogni giorno sapendo di valere, di essere scelta, di essere amata. E questa è la base più solida che un essere umano possa avere.
Galati 3:28
Non c’è più né Giudeo né Greco; non c’è più né schiavo né libero; non c’è più né maschio né femmina; poiché voi tutti siete uno in Cristo Gesù.
Questo passo non è simbolico, è rivoluzionario. In Cristo cadono tutte le barriere umane. Le distinzioni razziali, sociali, di genere, e per estensione anche quelle sull’orientamento sessuale.
Dio non guarda l’apparenza, guarda il cuore (1 Samuele 16:7). E se il cuore ama, protegge, si sacrifica, educa… quel cuore sta facendo la volontà di Dio, anche se non rientra nello schema tradizionale che alcuni pretendono di difendere. Gesù non ha mai condannato gli omosessuali.
Mai. Ha invece condannato l’ipocrisia religiosa, quella che mette la legge sopra la persona.
Chi sostiene che solo un padre e una madre costituiscono la vera famiglia sta ignorando migliaia di famiglie reali, genitori single, nonni, zii, famiglie allargate, famiglie ricostruite, adottive, omogenitoriali. Famiglie imperfette, come quelle che troviamo anche nella Bibbia. Eppure, Dio ha operato proprio dentro quelle imperfezioni.
Io non ho stravolto l’ordine di Dio. Al contrario, ho accolto chi era rifiutata.
Non ho distorto la mente di mia figlia. Le sto insegnando verità, rispetto, dignità, libertà e amore.
Non sono io, né altri genitori omosessuali o single a fare il male.
Il male lo fa chi abbandona, chi rifiuta, chi resta indifferente davanti a bambini che crescono senza affetto.
Il male lo fa chi giudica con durezza, dimenticando che la giustizia di Dio non è la durezza dell’uomo, ma è sempre inseparabile dalla misericordia.
Io non ho paura del giudizio di Dio.
Ma chi si arroga il diritto di dire chi andrà all’inferno, senza amore, senza ascolto, senza conoscere la realtà delle persone, dovrebbe forse chiedersi se è davvero lo Spirito di Cristo a parlare, o solo la propria rabbia.
Sono un padre cristiano.
Sono un padre gay.
Sono un padre adottivo.
E sono testimone di una verità semplice e profonda: l’amore salva. Sempre”.
(Marco Panceri)
bravo, coraggioso, consapebole, intelligente, pieno d’Amore e esempio della vera genitorieta’…. Tua figlia ti Amera’ come io ho amato mio papa’ e sara’fiera di averti avuto come genitore! Per sempre …oltre qiesta vita terrena!
❤️