Sì, è vero: su AFFIDIamoci trovate gli APPELLI divisi in categorie.
Non è una licenza che mi sono presa, né una strategia di marketing: è solo lo specchio di una realtà istituzionale.
AFFIDIamoci, in tutta Italia, attraverso M’aMa, promuove una cultura dell’Accoglienza libera da pregiudizi, per questo dal 2015 sostiene e accompagna i single e le coppie omosessuali aperte all’affido.
Agli albori di M’aMa, abbiamo deciso che AFFIDIamoci diventasse anche la piattaforma su cui pubblicare tutti gli APPELLI di cui la nostra associazione riceveva mandato (gratuito). Così AFFIDIamoci si è trasformato anche in un ponte tra famiglie e istituzioni. Un ponte, non un casello autostradale!
Non è AFFIDIamoci (né tantomeno M’aMa) a decidere chi passa e chi no: sono solo i Servizi e i Tribunali ad averne il potere!
Sono sempre e unicamente loro a decidere a quali tipologie di famiglie (etero, omo, single..) aprire la candidatura dell’APPELLO e quale tipologia di accoglienza sia idonea per quel minore (affido, adozione…).
Noi non modifichiamo nulla. Trasmettiamo fedelmente ciò che le istituzioni chiedono e se lo facciamo in modo un po’ crudo, tant’è: la realtà è questa, quindi non ci resta che facilitare la ricerca delle famiglie accoglienti distinguendo tra adottivi e affidatari etero e single e coppie omo affidatari. Perchè i bambini non hanno tempo da aspettare.
Anche a noi di AFFIDIamoci appare quantomeno strano dover scrivere: Appello aperto a coppie affidatarie etero, però ci fa ancora più male immaginare il bambino che c’è dietro quell’APPELLO, leggere la sua relazione, sperimentare che per lui non ci sono famiglie a farsi avanti e che magari l’unica disponibile…è proprio quella della tipologia sbagliata.

