Affido familiare: i genitori affidatari e la storia pregressa del minore


Se
sei tra i genitori single affidatari, tra i tuoi diritti, primo fra
tutti (anche in ordine cronologico nel percorso di affido familiare)
c’è quello di conosci la storia pregressa del tuo piccolo: solo
così potrai imparare a conoscerlo.

Solo
così potrai aiutarlo nella fase iniziale di adattamento alla sua nuova vita con
Te.

Perché
in questo delicato inizio, in un sol colpo, ti ritroverai a rispondere a una
creatura impaurita e dolorante, e alla sua storia familiare, ambientale,
personale.

Non
ti spaventare perché sarai in grado di farlo, anche se molto dipenderà dalle
informazioni che gli operatori dell’equipe territoriale ti forniranno sul
piccolo (quindi ottienile!).

La conoscenza
del suo vissuto
 è necessaria perché Tu, genitore single
affidatario
, capisca il suo stato d’animo, le sue reazioni, i suoi
comportamenti.

Solitamente
Servizi Sociali te ne mettono (parzialmente) al corrente
prima dell’abbinamento con quello che sarà il Tuo cucciolo.

In
quel momento i Servizi Sociali dovrebbero (!) “raccontarti” la sua storia e
quella della sua famiglia.

Contemporaneamente
“dovrebbero” quantomeno accennarti (senza cadere per questo nel tecnico) al
progetto che hanno deciso per il minore: un progetto di cui probabilmente (se
sei arrivato fino a quel punto) vorrebbero che facessi parte anche tu,
selezionato tra i vari aspiranti genitori single affidatari.

Per
questo è tuo diritto conoscere anche questo e il tuo ruolo in esso.

Inutile
dirti che accanto a Te, come attori protagonisti, compariranno il piccolo e la
sua famiglia di origine.

L’esperienza
dell’affido familiare funziona solo se ci sono comunicazione e
interazione tra questi protagonisti.

Purtroppo
però ormai sono troppe le lamentele dei genitori affidatari sulla mancanza di
questo tipo d’informazioni.

Denunciano
di non essere stati adeguatamente preparati alla singola esperienza di Affido
familiare, e di non essere stati supportati dai Servizi.

Nella
maggior parte dei casi pare che abbiano ricevuto poche e generiche informazioni
sul vissuto familiare del minore e ancora meno su altri aspetti come per
esempio la situazione scolastica, piuttosto che sanitaria, o ancora le
esperienze di socializzazione.

E
questo è un male non solo per Te, ma per l’intero processo di affido familiare.
Come
ti dicevo è importante che Tu sia messo informato dell’esperienza precedente
del bambino anche per decodificare alcuni comportamenti che lui ha nei tuoi
stessi confronti.

Ad
esempio: se lui ormai è convinto di non essere buono e pensa che nessun adulto
per questo possa amarlo, si comporterà di conseguenza con te.
Se tu non sei
stato messo nelle condizioni di interpretare il trasferimento che lui sta
facendo di precedenti esperienze, alla fine non farai altro che dargli una
triste conferma delle sue convinzioni.

Insomma
se non ti hanno fornito di strumenti necessari, inconsapevolmente, rischierai
di compiere errori inevitabili in qualità di genitore
affidatario.

Per
questo t’invito a raccogliere tutte le informazioni necessarie, chiedile, fai
domande, a costo di essere noioso! 

Se poi il tuo Affido familiare è già in
corso, non farti scrupoli a prendere contatto con i Servizi Sociali o, ancora
meglio, scrivigli spiegando le motivazioni 
della
tua richiesta, elencando dettagliatamente i motivi per cui ritieni importante
sapere di alcune informazioni sulla storia del tuo cucciolo.

E
se non dovessi avere risposta, scrivi direttamente al Giudice.

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