Lettera aperta: Non ci sono nè figli nè genitori di serie B



Nelle
ultime settimane si è parlato molto di una bimba con sindrome di
down adottata -anche se pensiamo più facile sia stata affidata- da
un padre single dopo aver ricevuto 7 rifiuti da coppie contattate dal
tribunale di riferimento.
Prima
di dire la nostra abbiamo volutamente lasciato passare qualche giorno
per far “stemperare gli animi” e affrontare il tema con la
serenità che spetta all’argomento.
La
“notizia”, la sua diffusione e la modalità con cui è stata
veicolata, ci ha lasciato perplesse, seppur molto contente che la
bimba oggi abbia un papà.

Noi
quotidianamente, come associazione M’aMa-Dalla Parte dei
Bambini
, lavoriamo perchè sia rispettato il diritto di ogni
minore di crescere in una famiglia.

Famiglia
che se non dovesse essere la propria di origine sia la più idonea a
soddisfare i suoi bisogni: omogenitoriale, omosessuale o la più
tradizionale delle tradizionali. 

Scrivere che la bambina abbia un
papà dopo sette rifiuti di coppie “normali” rischia di far
passare un messaggio fuorviante, forse più corrispondente
all’immaginario collettivo che alla realtà che noi operatrici del
settore viviamo affiancando e sostenendo single e famiglie che
decidono di aprire la loro casa e le loro braccia a bambini special
needs.
Crediamo
non debba passare questo messaggio. Un single non è un genitore di
serie B. Così come un bambino con la sindrome di down non è una
persona di serie B.
E
M’aMa da marzo 2016 ha contribuito, in collaborazione con Servizi
sociali e Tribunali per i Minorenni, a far crescere 45 minori con
bisogni speciali in famiglia.
Non
può passare per noi quindi la “notizia” che esista una
genitorialità di serie B e che la piccola protagonista degli scorsi
giorni si sia dovuta “accontentare” perché non voluta da “coppie
normali”. Perchè proprio come recita un nostro progetto “Le
Famiglie ci sono”, basta ri-trovarle, formarle, sostenerle,
ascoltarle.
La
nostra associazione, infatti, tra le tante cose, si occupa proprio
della ricerca di famiglie per bimbi speciali, ricorrendo anche al
“discusso” metodo degli appelli attraverso i social per reperire
famiglie (single e coppie, formati o nella volontà di farlo), sempre garantendo
la privacy e il rispetto dei minori. 
Cerchiamo di supplire la
mancanza di un vero e proprio database nazionale che metta in
comunicazione i nuclei familiari disponibili (affidatari e adottivi)
con gli enti che si occupano della loro collocazione (tribunali,
servizi sociali, comunità…con i quali collaboriamo).
La
nostra è una piccola realtà, siamo un gruppo di mamme volontarie
adottive/affidatarie e professioniste del sociale, ognuna di noi ha
sperimentato in prima persona l’accoglienza speciale e 
abbiamo
deciso di non restare a guardare tutto ciò che non funziona nel
mondo dell’accoglienza ma ci siamo rimboccate le maniche unendo
cuore e professionalità e cercando di FARE la differenza ogni giorno
cercando e sostenendo un numero sempre maggiore di famiglie pronte
all’accoglienza.
Ci
chiamano Mamme Matte (e ci piace) perché ci prendiamo a cuore
la storia di ogni bambino di cui siamo a conoscenza e cerchiamo in
lungo e in largo una famiglia per lui, famiglia che poi viene
valutata da chi ha in carico il minore.
M’aMa
– Dalla Parte dei Bambini
www.mammematte.com
www.affidiamoci.com

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