Nella vita di Stefano l’affido sembra essere un cammino tracciato, percorso per la prima volta a 12 anni quando dopo “tantissimi tentativi” e “spostamenti come un pacco postale” all’interno della sua famiglia, viene accolto da una coppia di genitori affidatari “che gli salva la vita”. E ora, da adulto, insieme con suo marito, l’affido torna a bussare alla sua porta, per farlo diventare papà affidatario di due bambini che hanno bisogno di lui.
“Ciao AFFIDIamoci,
Sono Stefano un ragazzo di 32 anni che, all’età di 12 anni, è entrato in quello che è l’infinito cerchio del cane che si morde la coda della presa in carico da parte dei Servizi sociali e del Tribunale per i minorenni.
Anche io dopo tantissimi tentativi e prove all’interno della mia stessa famiglia, spostamenti come pacco postale, ho finalmente trovato una famiglia che mi ha accolto come un figlio.
Così ho iniziato il percorso dell’affido che ha salvato la mia vita.
Nonostante diverse guerre interiori vissute per cercare di non fare “torti” né alla mia famiglia di origine né alla famiglia affidataria, ne sono uscito vincitore. La mia vita è cambiata pur non vivendo una vera e propria infanzia.
Sono cresciuto, ho cominciato a lavorare e ho imparato fin da subito a sostenermi da solo sia economicamente sia emotivamente fino a quando ho conosciuto il mio compagno, attuale marito, e abbiamo iniziato una bellissima storia.
Ci siamo sistemati, sposati e, purtroppo, a un certo punto, in famiglia, è successo un piccolo/grande problema. Una coppia di nostri parenti si è dovuta scontrare con una situazione drammatica e i Servizi sociali e il Tribunale ci hanno contattato per chiedere se eravamo disponibili ad accogliere in affido i loro figli.
Non abbiamo esitato, e dopo aver fatto il percorso di formazione e tutti i passi necessari, abbiamo ricevuto il decreto di affidamento dei due minori.
Purtroppo nel nostro paese è ancora tanto il pregiudizio sull’affidare minori ad una coppia omosessuale perchè, invece di pensare al significato dell’affido e soprattutto al bene che potrebbe comportare ai bambini, si perde tempo dietro al giudizio su “cosa dirà la gente che avranno due papà?” piuttosto che “saranno destabilizzati nell’avere due figure uguali?” ecc.
Voglio solo dirti che ci proveremo, potremmo fallire ma potremmo salvare due vite.
Se ci dovesse essere una riuscita sarà sicuramente un bel traguardo se dovesse, invece, esserci una sconfitta ci abbiamo provato…Tutti i genitori sbagliano, anche mamma e papà biologici, eppure sono un uomo e una donna e i figli non sono generati da persone terze”.
Stefano (Un BabboMatto in Affido)
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