AFFIDIamoci nasce nel 2015 con l’obiettivo di promuovere l’affido familiare per single e coppie omosessuali, valorizzandone la capacità genitoriale e contrastando la discriminazione sistemica che spesso li esclude dagli abbinamenti.
La visione è bimbocentrica: il criterio guida è il bisogno specifico del minore, non il modello familiare. Contrastiamo una visione adultocentrica e convenzionale, favorendo l’inserimento del minore nella famiglia più giusta per lui, anche quando questa è fuori dagli schemi tradizionali.
Risultati: oltre a una divulgazione della cultura dell’affido tra i single e le coppie omo (che spesso ne sono ancora allo oscuro), la sollecitazione delle istituzioni all’applicazione della Legge 184/83. Il 25% degli abbinamenti M’aMa -attraverso AFFIDIamoci– sono stati a single e coppie omo.
Criticità. Pochi ancora i Tribunali virtuosi: Napoli, Firenze, Sassari, Cagliari, Palermo.
PREPARAZIONE E ACCOMPAGNAMENTO DELLE FAMIGLIE OMO E MONOGENITORIALI
AFFIDIamoci si fonda sull’idea che la genitorialità sia uguale nei diritti e nei doveri, ma vada preparata in modo differenziato, a seconda della configurazione familiare. Durante l’affiancamento alle nostre famiglie, riteniamo fondamentale approfondire tematiche specifiche legate all’essere single o in coppia omogenitoriale, così da costruire percorsi formativi mirati, capaci di sostenere al meglio il progetto adottivo e rispondere in modo più efficace ai bisogni dei minori accolti.
1. Conoscenza della famiglia, percorso in-formativo e sostegno
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Le famiglie vengono accompagnate in un percorso di in-formazione, consapevolezza della scelta e rafforzamento, con attenzione a tre aspetti:
a. Sviluppo della genitorialità affidataria:
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Accompagnamento nella costruzione di una genitorialità consapevole.
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Nel percorso della famiglia AFFIDIamoci otre ad alcune tematiche comuni (personalità; motivazione iniziale; relazione di coppia; rete familiare; conoscenza dell’affido; presenza di minori in casa…) approfondisce tematiche specifiche quali la omofobia interiorizzata, la scelta di affido, coming out e rete familiare, preparazione all’omosessualità e sostegno al futuro minore in affido, la relazione di coppia.
b. Consapevolezza degli stereotipi istituzionali:
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Le famiglie vengono rese consapevoli del fatto che, da molti Tribunali non vengono considerate o abbinate solo a bambini di difficile collocazione:
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Bambini molto piccoli ma con gravi disabilità.
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Da un’ultima nostra ricerca interna M’aMa, tra il 2020 e il 2024, ha collocato 190 minori in famiglia su tutto il territorio nazionale. Di questi, solo 19 – pari al 10% – sono stati abbinati a famiglie monogenitoriali o coppie omosessuali, nonostante queste rappresentino il 25% del nostro database nazionale (circa 2.500 famiglie).
I minori affidati a queste famiglie sono per la quasi totalità minori con bisogni speciali: adolescenti, bambini con gravi disabilità, fratrie. Solo 2 erano bambini sotto i 9 anni e senza problematiche sanitarie.
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Questo è frutto di pre-giudizi, non di una valutazione oggettiva della loro capacità genitoriale. Anche se ci sono 2 obiezioni (tra quelle che pongono i Tribunali) su cui merita riflettere: rifiuto da parte della famiglia di origine; condizioni di minority stress.
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La consapevolezza di questi meccanismi è necessaria per decidere con lucidità se e come esporsi nel sistema.
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Attenzione all’omofobia interiorizzata: la coppia ha timori e pregiudizi sul grado di accettazione che gli operatori potranno avere nei loro cfr. E’ importante proporgli una analisi di realtà: chiarire quale sia la visione dei tribunali e dei servizi in merito, motivazioni di alcune chiusure e delle aperture, approfondire la conoscenza dei Tribunali virtuosi.
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c. Costruzione di una rete solida:
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Creazione di una community Fb “protetta” come spazio di confronto per condividere esperienze, dubbi, fallimenti e successi.
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Attivazione di un gruppo WhatsApp come luogo virtuale di un confronto e sostegno, a tempo reale, tra famiglie (per partecipare inviare un messaggio whatsapp al 3398322065)
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Raggiungibilità telefonica h24 dei professionisti AFFIDIamoci.
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2. Corso di formazione di secondo livello con possibilità di richiesta, da parte dei partecipanti, di un feedback finale sulla famiglia con profilo dettagliato delle proprie risorse e competenze genitoriali.
AZIONI OPERATIVE VERSO TRIBUNALI E SERVIZI
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Campagna di promozione diretta a istituzioni e organi politici per garantire maggiore visibilità e concretezza all’applicazione della legge 184/1983, con particolare attenzione all’inclusione e all’utilizzo di coppie omosessuali e di persone single nel sistema dell’affido familiare.
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Invio prioritario delle disponibilità delle famiglie omo/mono ai tribunali, rispetto alle famiglie etero, con l’obiettivo di:
– Farle entrare nel processo di selezione senza essere sempre relegate all’ultima scelta.
– Ottenere visibilità e riconoscimento delle competenze.
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Autopresentazione della famiglia con profilo dettagliato da inviare al Tribunale per eventuale candidatura
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Accompagnamento della famiglia affidataria al primo colloquio di presentazione presso il Tribunale per i Minorenni (o i servizi sociali) supportandole nel processo di abbinamento con il minore per il quale si sono rese disponibili.
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Utilizzo strategico dell’art. 44 della legge 184/83:
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Strumento giuridico utile per promuovere abbinamenti in deroga, centrati sul superiore interesse del minore.
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Sistema di comunicazione immediata e condivisa per velocizzare la richiesta dei Tribunali (APPELLI) e l’offerta di accoglienza delle famiglie:
a) Creazione di un gruppo WhatsApp operativo (3398322065) per:
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Appelli in tempo reale.
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Notizie dai territori.
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Attivazione tempestiva delle disponibilità.
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b) Sito AFFIDIamoci:
Appelli divisi per tipologie di famiglie (etero – omo/mono).
Sezione testimonianze, positive e negative divulgate anche sui social. Raccolta e valorizzazione delle esperienze come messaggio alle istituzioni e alle famiglie per dimostrare che l’affido omo/mono funziona; aiutano a decostruire i pre-giudizi e a fare pressione per il cambiamento culturale e istituzionale.

