DICIAMOLO SENZA TROPPI GIRI DI PAROLE: ALCUNI RAGAZZI IN AFFIDO NON VOGLIONO ESSERE ADOTTATI


E qui scatta il panico. Perché quando un minore vive per anni con la stessa famiglia affidataria – abbastanza da diventare il suo punto di riferimento per tutto, dalla scelta delle scarpe alla prima delusione amorosa, abbastanza da arrivare ad organizzare la festa per il suo 18° compleanno – amici, parenti, istituzioni e perfino il vicino di casa si chiedono: Ma perché non lo adottano?. E se lo chiedono così tante volte che, alla fine, la notizia rimbalza fino al Tribunale per i Minorenni che tutto d’un tratto, in un sussulto s-composto, inizia a mandare pec e convocazioni alla famiglia affidataria, nella ferma convinzione giuridica che, l’adozione, sia l’unica soluzione possibile per quel minore. Anche perché, diciamocelo, chiudere un fascicolo fa sempre comodo:)

La teoria è semplice: L’adozione è una cornice giuridica che non cambia nulla nella vita del ragazzo, anzi gli garantisce diritti futuri e stabilità. Specie dopo un affido sine die durato anni anni e ancora anni!

Ecco, ma chi lo spiega al diretto interessato? Chi si prende il tempo di sedersi accanto ad un adolescente per raccontargli la differenza tra affido, affido sine die e prolungamento amministrativo? E tra adozione legittimante, art.44 e adozione da maggiorenne? Chi si ferma a capire cosa sente davvero il nostro ragazzino?

Perché la verità è che questa decisione pesa. Tantissimo. E spesso il nostro adolescente non è pronto. Non è che non voglia essere adottato in assoluto, magari solo non adesso, non così. I tempi degli adulti non sono i suoi. E se è vero che l’adozione è tutela, è altrettanto vero che va accompagnata. Non si può sbattere un adolescente davanti ad una scelta così enorme senza averlo preparato, senza dargli il tempo di elaborare cosa significhi davvero.

Le ragioni perché un adolescente possa sentirsi di dire aspettiamo un attimo sono tante, e devono essere ascoltate.

C’è chi sente ancora un legame forte con la famiglia d’origine, anche se non la vede da anni ma (silenziosamente) spera ancora in una riconciliazione o in un suo ritorno. Chi teme di perdere la propria identità, perché cambiare cognome e ridefinire la propria storia non è cosa da poco! Chi ha già un rapporto bellissimo con la famiglia affidataria e non sente il bisogno di cambiarne la natura. E poi ci sono quelli che anche basta così, non vogliono formalizzare nulla.

Così se l’adozione per noi adulti (e ancor più per i giuristi) è espressione della massima tutela, per alcuni i ragazzi può risultare solo un vincolo imposto, un ulteriore strappo, piuttosto che un nuovo inizio.

Perché essere adottati non è solo una questione legale, ma un viaggio emotivo e psicologico: ridefinire completamente la propria identità e il proprio senso di appartenenza, soprattutto per ragazzini già grandicelli, con un passato complicato alle spalle, può essere un peso insostenibile senza il tempo e il supporto giusto.

L’affido sine die poi, non aiuta affatto: passare da lì all’adozione di colpo, senza un percorso, può essere rischioso.

Adottare un minore, quindi, è sì un atto d’amore, ma non solo: è anche una scelta che va fatta con la massima consapevolezza e rispetto. Quindi, prima di prendere una decisione per lui, chiediamoci: questo ragazzo lo vuole davvero? Gli è stato spiegato tutto senza pressioni? Ha avuto il tempo di capire? Perché l’adozione è una scelta importante, ma la vera scelta giusta è quella che parte dalla voce del ragazzo. E per ascoltarlo davvero, prima bisogna conoscerlo e accompagnarlo.

Un’idea rivoluzionaria, vero?

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26 thoughts on “DICIAMOLO SENZA TROPPI GIRI DI PAROLE: ALCUNI RAGAZZI IN AFFIDO NON VOGLIONO ESSERE ADOTTATI

  1. Condivido il pensiero. Un minore non è in grado di capire da solo il perché deve rinunciare alla sua famiglia di nascita. Anche perché quella è la sua storia. Solo un giorno, più avanti potrà essere in grado di accettare e farsi accettare dagli affidatari. A noi è successo e a distanza di 7 anni è ancora sullo stato di famiglia pur vivendo all’estero. E continuiamo a volerci bene anche a distanza

    1. Anche, ma anche no. Sicuramente è un atto d’amore da parte della famiglia affidataria, e garantisce i legami con la famiglia di origine. Ma dal punto di vista giuridico non tutela il minore lasciandolo in un limbo di non appartenenza. Ricordiamoci che l’affido è un istituto giuridico che nasce come temporaneo per durare non oltre i due anni. Tant’è che non è normato. Dopo il 18° compleanno del minore in affido sine die, il ragazzo diventa un semplice ‘ospite’ nella famiglia affidataria (sempre dal punto di vista giuridico), non ha alcun diritto, nessuna appartenenza. Non è tutelato. E’solo al buon cuore della famiglia affidataria farlo rimanere in casa (sempre che non possa far rientro nella propria famiglia di origine).
      Non trova, Emanuela, che potrebbero esserci altri modi per tutelare il minore nel rispetto del mantenimento dei legami con sua famiglia biologica?

  2. Miei figli figli sono vittime di un errore del giudizio. Sono douha mannai la mamma di yassine mennai è Sara mennai. Abbiamo subito ingiustizia

    1. Salve può scrivere una email a mamadallapartedeibambini@gmail.com e cerchiamo di indirizzarla a chi potrà esserle di aiuto

  3. Ritengo che l’adozione sia spesso troppo vincolante e spesso imposta al bambino che, se più grandicelllo,invece non la desidererebbe. ” Mi vergognavo di chiamarti mamma….” ed é naturale fino ad allora ⁹era vissuto con la madre naturale e le voleva bene.

  4. Non sono convinto di tutto questo perché dopo la fidamento ci sarà un vero parere del minore di passare a una pozione perché il minore può ancora voler bene alla sua famiglia di origine tutto questo provocherebbe un trauma al minore la cosa migliore e far decide al minore cosa vuole realmente fare della propria vita sempre decidendo in e ta adulta dopo la fidamento grazie

  5. Sono una zia di due minori che tra poco vorrebbero adottare in casa famiglia sarebbe bello se i minori sarebbero ascoltati dato che vogliono esprimere la loro opinione ma non gli Elo permettono ecco a questo punto vorrei fare qualcosa io dato che non mi email stato chiesto di intervenire a fare si che i bambini restino a noi familiari per non dargli altri shock vorrei un aiuto anche un opinione grazie mille

  6. Non e giusto adottare bambini che hanno una famiglia giacche già ce l’hanno bisognerebbe solo vedere le problematiche in Italia che sono tante .io credo dovrebbe uscire una legge che faccia adottare bambini orfani senza genitori e non quelli che hanno già genitori e famiglia

    1. Eisa…che intende per lei avere “già genitori e famiglia”? genitori, al di là se siano in grado di accudire, crescere e occuparsi dei propri figli?

  7. Diciamolo senza troppi giri di parole: le leggi tutelano genitori indegni di questa definizione a discapito dei bambini.

  8. I bambini non sono oggetti bisognerebbe che si facciano dei colloqui anche con i genitori e i parenti stretti del bambino senza forzare niente altrimenti nelle case famiglia ci saranno sempre bambini con problemi e tanti infatti hanno la 104 ne so qualcosa posso raccontarlo vivono stressati e normale

  9. In Italia purtroppo su tante cose non siamo liberi la legge non e uguale per tutti e la prova e che le persone deboli non vengono tutelate anzi diventa merce di scambio ma specie i bambini non dovrebbero essere in vendita né all asta

  10. Ho incontrato tanti adolescenti nella gestione di 5 comunità lavorando con loro ascoltandoli vivendoli come ragazzi capaci di raccontarsi e anche di vivere le proprie difficoltà familiari erano in grado se accompagnati in un lavoro di gruppo e di condivisione di vissuti difficili di poter scegliere cosa chiedere al Goudice…io voglio una nuova famiglia …. io voglio ritornare dai miei genitori anche se in questi tre anni ho capito che posso essere diverso da loro e sperare in una vita migliore…. avevano solo 14,15 16 anni ma sapevano se ascoltati quello che volevano.Gli adolescenti sono ragazzi arrabbiati,delusi,confusi ma anche adulti che vogliono dire la loro.Cosa fai nonna mi chiede Giusi ha solo tre anni ma quello che si porta dentro come storia la rende speciale.La famiglia che l avrà deve pensare a lei come un dono e che si può essere generosi nell amarla ma anche capaci di passare dal no al si senza urla e minacce senza punizioni imparando ad essere autorevoli e non autoritari . Il mondo degli adolescenti dovrebbe darci il ricordo del nostro mondo vissuto con difficoltà legate ai cambiamenti che abbiamo affrontato e superato. Giusi crescerà potrà essere ribelle ma di certo la sua famiglia adottiva le starà affianco e crescerà con lei genitori non si nasce si diventa.

  11. Buongiorno intento direi che i miei nipotini una dice ora ci parli io col giudice così posso tornare con mamma e papà sapendo che già il grande 9 a 7eccezionalmente già ha parlato coi giudici

  12. Volevo intervenire io come zia non mi hanno mai interpellato i bambini sono già in casa famiglia per motivi particolari ma adorano i genitori settimanalmente ci sono le visite e più volte a settimana le chiamate i bambini stanno a Salerno i genitori vanno da Roma a visitarli in casa famiglia

  13. Sarebbe bello ascoltare almeno darci un ultima possibilità prima di darli in adozione e dare la possibilità al padre specialmente di migliorarsi nei suoi errori tra l’atro fanno già i loro percorsi con la madre

  14. Questi bambini soffrirebbero lontano dai loro genitori ora vorrei sapere come stanno senza vederli hanno proibito le visite sia dellA nonna perché secondo loro li influenzava e sia dei genitori perché portava troppi dolciumi e giocattoli però io vorrei vederli felici e in libertà di opinione sarebbe bello

  15. In 6anni e stato fatto tanto per questi bambini certo c e da migliorare ma adottarli a questo punto sarebbe inutile la bambina ha preso ha morsi un bambino lì in casa famiglia perché gli ha toccato un gioco che gli ha portato la mamma e l hanno punita doveva essere compresa

  16. In poche parole voglio dire che la casa famiglia va di fretta ad adottare i miei nipotini perché si stanno ribellando io ritengo che sia un adozione illecita una vera ingiustizia italiana

  17. Chissà se qualche persona riuscirà a cambiare le leggi sull adozione rendendole praticabili solo dove necessario e non dove si possono correggere alcune situazioni spero tanto di trovare qualcuno a cui esporre questo grosso problema e dare voce anche a chi non ha voce

  18. La cosa più difficile nello stato italiano e vincere l omertà che un grosso reato ci sono troppi protocolli da abbattere e laddove non arriva la singola persona arriverànno altri protocolli che abbatteranno le politiche errate che rubano soldi ai poveri cittadini per creare sussidi e politiche sociali arricchendosi tante vero che sfruttano persone fragili come i bambini in questo caso strappandole ai loro caro facendone scopo di lucro ripeto l addove vige l omertà sopraggiungere qualcosa di più grande per abbattere questo sistema di protocolli e falsi miti riuscirò un giorno presto a dare voce a queste persone in modo da mettere tutto in chiaro e chi desidera figli deve pensarci prima di strappare quelli degli altri

  19. E proprio brutto non essere ascoltati e come vivere a senso unico sentire solo il parere di tutti tranne di se stessi ed in questo modo tutti dicono che e bello adottare però nessuno vorrebbe adottare i propri figli però quelli degli altri si spero solo che le leggi cambino a tutela di chi non può difendersi

  20. Miei figli sono vittime. Di un Imbruglia. Che io la mamma di Sara mennai e yassine mennai miei figli sono messi com’è gli orfani perché touto questo. Dove mi sono sbagliato. Una va al vorare come una di pulizia. Per aiutare la sua famiglia. Per servizio sociale. Non dovrà fare la mamma. Il giudice e un innocente…già lo hanno fatto sbagliare

  21. La storia dei miei nipoti se non avrà riscontro andrà alla corte europea dei diritti dell uomo che e una cosa giustissima solo così se non c e soluzione si può fare per ora l appello e stato accolto spero solo che i bambini ritornino in famiglia perché siamo nel 2025non al medioevo che facevano sparire i bambini perché non c era di che vivere qui nel nostro caso si può intervenire al reinserimento in famiglia dei miei nipotini speriamo bene

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