Genitori affidatari: come relazionarsi alla famiglia bio?


I genitori affidatari, nell’affido familiare, hanno spesso dubbi e
timori su come rapportarsi con la
famiglia
naturale
del loro piccolo.

Che
tipo di relazione devo instaurare?

Cosa
devo evitare di fare?

Tutte
domande che ti assillano, specie se rientri tra i genitori single affidatari,
più suscettibili di incertezze.

Innanzitutto,
tieni presente che la regolamentazione
dei rapporti tra il minore e la sua famiglia
(cadenza e modalità) è
stabilita dai Servizi Sociali, nel
rispetto delle eventuali disposizioni del Tribunale
dei Minori
 (www.tavolonazionaleaffido.it).

Per
quanto riguarda, invece, la relazione tra i genitori naturali e i genitori
affidatari questa è differente a seconda del progetto di Affido familiare
attivato per quel minore.




Dunque,
i Servizi sociali ti faranno da guida nella relazione e Tu, soprattutto se
rientri tra i genitori single affidatari, lascia che lo facciano perché per te
potrebbe essere più faticoso soffrire il senso di abbandono da parte delle
Istituzioni.

Anche
se comunque gli strumenti di sostegno non ti mancano: primi fra tutti i gruppi
di genitori affidatari cui puoi partecipare (non mi stancherò mai di
ricordartelo!) dove puoi conoscere genitori
single
, e/o in coppia, che stanno vivendo le tue stesse esperienze.

In
secondo luogo è importante che Tu tenga sempre a mente, e nel cuore, che la famiglia
naturale del tuo piccolo, per quanto si mostri “incapace” di accudirlo (per il
momento o per sempre), è parte integrante di lui, rappresenta le sue radici.

E’
quindi fondamentale che, durante l’esperienza di Affido familiare, il Tuo
cucciolo si confronti con essa, nel bene e nel male.

Cerca
di sospendere ogni giudizio evitando di abbracciare lo stereotipo “famiglia buona e famiglia cattiva”
(cfr. artic. precedente).

Uno
dei compiti più delicati, infatti, è proprio di incoraggiare il tuo piccolo a
credere che la sua famiglia naturale non sia “cattiva”, ma solo
“impossibilitata” ad occuparsi di lui.

E
per essere convincente (lo sai già!) devi prima convincertene tu.  

L’ostilità
verso una famiglia che non riesce ad occuparsi del proprio figlio, non può che rovinare
i rapporti del bambino con i suoi genitori.

(E
a quel punto la rottura dei rapporti sarebbe dovuta ai genitori naturali che
hanno “di fatto” abbandonato il loro figlio, o ai genitori affidatari che li hanno
colpevolizzati?).

Detto
questo ti invito però a non cadere nella reazione opposta sentendoti
responsabile della sua famiglia naturale.


Quindi
cerca di evitare di entrare nelle loro dinamiche e in una loro assidua
frequentazione nel tentativo di sollevarli dalla loro problematicità.


Scoprirai
presto che la scelta del Tuo Affido familiare va rinnovata giorno dopo giorno, anche
nei momenti più bui, come in quei giorni in cui il Tuo piccolo, dopo essersi
incontrato con i suoi genitori bio, ti
investe di critiche, giudizi e provocazioni mettendo a paragone il tuo mondo
con quello dei suoi.

  
E Tu
lì, molto probabilmente, potresti uscirne sconfitto.


Anche
questo è normale… non preoccuparti.
La
prima cosa che puoi imparare ad accettare è che, spesso, forse sempre, i
genitori naturali sono per i figli “i più buoni” e “i più bravi”, qualunque sia
la situazione.

In
linguaggio romano si direbbe che “Tra te e loro non c’è partita!” Fattene una
ragione!!

Ed
è comprensibile che sia così: rappresentano il passato del Tuo piccolo, ma
anche il presente.  

Per
i genitori affidatari può essere difficile viversi tutto questo, specie per genitori
single.

Ma
non lasciarti trascinare dal conflitto e dalla competizione con la sua
famiglia: il tuo piccolo ne soffrirebbe, e tu (inconsapevolmente) lo
strumentalizzeresti.

(Come lo strumentalizza la sua
famiglia quando lo usa per inviarti messaggi di ricatto).

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