E’ iniziato il 2015 e, anche se con un pò di
ritardo…Auguri!!!
ritardo…Auguri!!!
Ti auguro un anno in cui Affidarti alla Solidarietà
– e non al pietismo – all’Amore –e non al
possesso.
– e non al pietismo – all’Amore –e non al
possesso.
Sono felice di aver ricevuto email di auguri,
lettere di buoni propositi e carte astrali (!) anche se, a malincuore, ho dovuto
registrare un aumento delle lamentele sull’inadeguatezza degli operatori che
supportano il percorso dell’Affido.
lettere di buoni propositi e carte astrali (!) anche se, a malincuore, ho dovuto
registrare un aumento delle lamentele sull’inadeguatezza degli operatori che
supportano il percorso dell’Affido.
Purtroppo sono anni che mi ritrovo tra le mani reclami sull’assenteismo delle istituzioni, sul pregiudizio dei Tribunali e dei Servizi rispetto agli aspiranti genitori single affidatari o alle coppie omosessuali (opportunamente formati sull’affido dagli stessi enti poi!) piuttosto che sui tempi di Affido
non rispettati… ora poi leggo sempre piu spesso casi dettagliatissimi in cui un singolo operatore vanifica, o addirittura complica, lo scambio di comunicazione circolare tra
gli attori principali di un Affido.
non rispettati… ora poi leggo sempre piu spesso casi dettagliatissimi in cui un singolo operatore vanifica, o addirittura complica, lo scambio di comunicazione circolare tra
gli attori principali di un Affido.
Un singolo e anonimo operatore il cui ruolo, d’un tratto, acquisisce un significato enorme anche e soprattutto nella vita di un minore.
Le vostre email (tutto quello che mi avete raccontato con la paura di denunciare l’accaduto per non “perdere il vostro affido”), é stato fin troppo dettagliato nel
descrivere le gravi mancanze avvenute in situazioni delicatissime e ufficialmente “protette”, un esempio per tutti: la modalita con cui viene assistito l’incontro “protetto” con la
famiglia di origine del vostro piccolo.
descrivere le gravi mancanze avvenute in situazioni delicatissime e ufficialmente “protette”, un esempio per tutti: la modalita con cui viene assistito l’incontro “protetto” con la
famiglia di origine del vostro piccolo.
Invito tutti quanti siano vittima di queste
situazioni (genitori single o in coppia, affidatari e biologici) a denunciarle: da questo dipende
l’equilibrio del minore, come un sano rapporto (per quanto distanziato) tra le due famiglie di
appartenenza più che mai necessario al buon esito dell’Affido.
situazioni (genitori single o in coppia, affidatari e biologici) a denunciarle: da questo dipende
l’equilibrio del minore, come un sano rapporto (per quanto distanziato) tra le due famiglie di
appartenenza più che mai necessario al buon esito dell’Affido.
Lo scorso 15 maggio 2014, a Pompei, ho partecipato
ad un Convegno Nazionale di Studi nel quale è stato presentato un documento (www.affidofamiliare.it) nato dal confronto tra Operatori ed Esperti di
Affido Familiare.
ad un Convegno Nazionale di Studi nel quale è stato presentato un documento (www.affidofamiliare.it) nato dal confronto tra Operatori ed Esperti di
Affido Familiare.
Tra i vari argomenti: l’introduzione dell’obbligo
della supervisione degli operatori.
della supervisione degli operatori.
Finalmente un tema che sta a cuore a molte persone:
genitori affidatari, famiglie naturali (single o in coppia), e minori in Affido. Sono,
infatti, ancora troppe le segnalazioni sulla inadeguatezza
degli operatori presenti all’incontro del minore con i genitori bio, tra l’altro gli stessi operatori che dovrebbero sostenere la famiglia bio nel recupero delle proprie capacita genitoriali.
genitori affidatari, famiglie naturali (single o in coppia), e minori in Affido. Sono,
infatti, ancora troppe le segnalazioni sulla inadeguatezza
degli operatori presenti all’incontro del minore con i genitori bio, tra l’altro gli stessi operatori che dovrebbero sostenere la famiglia bio nel recupero delle proprie capacita genitoriali.
Ora più che mai, quindi, è importante che se
dovessero essere finalmente tracciati dei parametri nazionali sull’Affido,
questi riguardino anche, e soprattutto, la formazione e i requisiti degli
operatori.
dovessero essere finalmente tracciati dei parametri nazionali sull’Affido,
questi riguardino anche, e soprattutto, la formazione e i requisiti degli
operatori.
Quella
di Maria (nome di fantasia, mamma
affidataria single di J., 5 anni) è una delle tante testimonianze. Maria,
proprio durante quelli che dovrebbero essere, per l’appunto, “incontri
protetti”, è oggetto di continue ingiurie da parte dei genitori naturali di J.:
“L’operatore sta lì senza batter ciglio anzi, più di una volta l’ho sorpreso a
scambiarsi sguardi complici con la mamma di J. Io non me la prendo con questa
donna, perché so i problemi che ha e il dolore che prova, me la prendo con
l’operatore incaricato di mediare il nostro incontro, perché l’odio che
raggiunge noi affidatari fa male soprattutto al nostro piccolo in
Affido”.
di Maria (nome di fantasia, mamma
affidataria single di J., 5 anni) è una delle tante testimonianze. Maria,
proprio durante quelli che dovrebbero essere, per l’appunto, “incontri
protetti”, è oggetto di continue ingiurie da parte dei genitori naturali di J.:
“L’operatore sta lì senza batter ciglio anzi, più di una volta l’ho sorpreso a
scambiarsi sguardi complici con la mamma di J. Io non me la prendo con questa
donna, perché so i problemi che ha e il dolore che prova, me la prendo con
l’operatore incaricato di mediare il nostro incontro, perché l’odio che
raggiunge noi affidatari fa male soprattutto al nostro piccolo in
Affido”.
Come dar torto a Maria? Da quegli incontri dipende
la serenità del bambino come quella del rapporto con la sua famiglia naturale.
la serenità del bambino come quella del rapporto con la sua famiglia naturale.
Maria è una mamma affidataria single e ha deciso di
denunciare… viceversa non oso quante famiglie bio non osino denunciare per terrore delle ripercussioni.
denunciare… viceversa non oso quante famiglie bio non osino denunciare per terrore delle ripercussioni.
Non dobbiamo dimenticare che gli
operatori hanno anche la responsabilità di individuare percorsi di recupero del bambino e della
famiglia naturale.
operatori hanno anche la responsabilità di individuare percorsi di recupero del bambino e della
famiglia naturale.
A questo punto non solo è più che mai necessaria una
loro supervisione psicoemotiva (per la gestione delle eventuali dinamiche transferali e controtransferali, o per evitare il pericolo del
burnout), ma anche continui aggiornamenti sugli aspetti sociali, giuridici e giudiziari.
loro supervisione psicoemotiva (per la gestione delle eventuali dinamiche transferali e controtransferali, o per evitare il pericolo del
burnout), ma anche continui aggiornamenti sugli aspetti sociali, giuridici e giudiziari.
Oggi
purtroppo questa buona prassi non é cosi diffusa (solo le Marche e la Lombardia ne prevedono l’obbligatorietà), forse per la mancanza di una
adeguata “cultura della supervisione”, forse anche per l’assenza di specifici obblighi
normativi.
purtroppo questa buona prassi non é cosi diffusa (solo le Marche e la Lombardia ne prevedono l’obbligatorietà), forse per la mancanza di una
adeguata “cultura della supervisione”, forse anche per l’assenza di specifici obblighi
normativi.
Insomma: se hai un vissuto difficile con gli operatori che seguono la tua esperienza di affido, rimandalo per iscritto (acriticamente, senza alcuna pilemica) agli enti competenti.