Oggi, in un momento di straordinaria apertura istituzionale, con Emilia siamo state ricevute dal Presidente del Tribunale per i Minorenni di Venezia al quale alcuni giorni fa abbiamo inviato per email Le Criticità che vivono le nostre famiglie affidatarie.
Siamo grate per l’ascolto e contente di essere state ricevute.
Ma…non potevo farmi sfuggire l’occasione di porgli la fatidica domanda, semplice e diretta:
Qui da voi le coppie omogenitoriali vengono considerate per gli affidi?
La risposta? Un meraviglioso esercizio di equilibrismo retorico:
Assolutamente nessun pregiudizio! – e già lì ci siamo commosse.
Ma poi, alla mia richiesta su quante esattamente fossero queste coppie abbinate, nessuno dei presenti ha saputo dirci il numero preciso (se di un numero si potesse parlare) perché gli affidi li fanno i servizi e noi ci fidiamo.
Fantastico, no? Un po’ come dire: Non siamo razzisti, abbiamo anche un amico gay, ma non ricordiamo dove vive.
A proposito di amici: hanno fatto un nome. Uno solo.
Ed è una coppia di AFFIDIamoci. Guarda un po’, che colpo di scena!
Siamo orgogliose che quell’unica coppia sia una delle nostre: continueremo a farci vedere, sentire e valere. Anche per tutte le altre che verranno.
Chiudo questa gita veneziana con un’ultimissima nota sulla sentenza 33/25.
Sull’applicazione della sentenza 33/25, al Tribunale per i Minorenni di Venezia non si può proprio dire nulla — anzi! Insieme a quelli di Firenze e Bologna, il Tribunale di Venezia è stato uno dei primi a risponderci sulla nostra richiesta di aggiornamenti di procedure e tra i primi a muoversi pubblicando sul proprio sito la mappatura del processo che un single deve suguire (cose che, in certi ambienti, sfiorano la rivoluzione!). Di seguito il Link: https:tribminvenezia.giustizia.ititpaginadettaglio.pagecontentId=CTM7997&modelId=55
Karin Falconi
❤️