Il convegno di Lucca di ieri è andato oltre i manuali, oltre i bei discorsi e oltre le slide: proprio come da progetto M’aMainsieme ai servizi sociali del territorio.
È arrivato dritto al cuore di operatori e famiglie, perché sul palco non c’erano solo relatori istituzionali ma famiglie accoglienti e figli accolti, con storie vere, raccontate senza filtri né compromessi. E quando sono loro a parlare, non c’è nulla che tenga.
Come da scaletta con AFFIDIamoci ho parlato delle famiglie fuori forma tradizionale – sì, quelle mono e omogenitoriali, quelle che spesso vengono relegate ai casi difficili.
Tra le Voci de La Cura, quella di Maria Chiara, single affidataria di Lucca che, con emozione, ha raccontato il coraggio con cui ha scelto di accogliere un figlio con bisogni speciali. Ha condiviso le paure e i dubbi che hanno accompagnato i giorni della scelta, dubbi e paure però, mai legate al fatto di essere single: Essere single non può essere un problema per amare, crescere, responsabilizzarsi. Un bambino non fa l’appello mattutino:)
La sua testimonianza da single affidataria, determinata ad accogliere un bimbo con disabilità serie, ha fatto alzare la mano ad una single in sala che ha raccontato dieci anni di attesa e porte chiuse nel territorio (da single puoi accogliere solo adolescenti o minori gravemente disabili), fino a quando, grazie ad un affido extra-regione, ha finalmente accolto una bimba di 9 anni. La sua domanda è arrivata dritta al punto: E se io, da single, voglio aprirmi all’affido ma so di non riuscire ad accogliere un bambino con disabilità? Devo rinunciare?
Una domanda che non ha dovuto attendere la risposta, arrivata ufficialmente dal servizio sociale di Lucca che, al microfono, ha ribadito con chiarezza che la Legge 184 apre l’affido a tutte le famiglie: etero, omo e mono. Punto.
Una risposta ferma che ha testimoniato la stessa coerenza con cui il servizio sociale toscano ha portato avanti l’organizzazione di un convegno vero, senza filtri, dove le Voci de La Cura sono diventate sonore, forti, liberatorie.
Perché crescere un bambino non è questione di forma (in due, in uno, maschio-femmina…), ma di sostanza: amore, formazione, consapevolezza.
Gli stereotipi possono continuare a bussare, ma ieri a Lucca hanno trovato la porta chiusa.
Per M’aMa il convegno è stato seguito passo passo da Silvia Giusti e in sala abbiamo avuto anche la nostra referente Francesca Aru, arrivata dalla Sardegna.

