RICHIESTA COLLABORAZIONE ALLE ASS. LGBTI PER MAPPATURA MINORI AFFIDO A SINGLE E COPPIE OMO


Sarò anacronistica, ma da quando, con la sentenza 33/25, l’adozione per i single è diventata improvvisamente una priorità per molte associazioni che fino a poco fa la ignoravano del tutto, io, con AFFIDIamoci, continuo a occuparmi anche di chi sembra restare ai margini del dibattito: i bambini che attendono una famiglia affidataria.

Perché? Perché continuo a pensare che la vera urgenza sia garantire loro una famiglia adatta, indipendentemente dall’orientamento sessuale dei genitori affidatari. Per questo ho scritto a tutte le associazioni LGBTI per capire se anche loro si scontrano con gli stessi pregiudizi nell’affido. Il problema è che, ad oggi, non esistono dati ufficiali su quanti minori siano stati accolti in affido da single o coppie omosessuali in Italia.

Riusciamo a ricostruire questo quadro? Collaboriamo insieme?

Gentilissimi,

sono Karin Falconi, responsabile di AFFIDIamoci, un progetto dell’associazione M’aMa nato per promuovere l’affido mono e omogenitoriale.

Vi contatto per chiedere il vostro supporto nella creazione di una mappatura dei minori accolti in affido familiare da genitori single o coppie omosessuali. Ad oggi non esistono dati ufficiali su questo tema, rendendo difficile una visione chiara del fenomeno.

L’unico riferimento disponibile proviene dall’esperienza di AFFIDIamoci:

“Tra marzo 2017 e dicembre 2022, M’aMa ha collocato in famiglia 180 minori con bisogni speciali. Di questi, tramite AFFIDIamoci, il 5% è stato affidato a coppie omosessuali e il 15% a genitori single”.

Tuttavia, questi dati non sono rappresentativi dell’intero sistema. Inoltre, riscontriamo difficoltà in alcuni Tribunali nell’abbinare minori a genitori single o coppie omosessuali, spesso limitando questi affidamenti a situazioni particolari (adolescenti o bambini con gravi disabilità). Se questa tendenza fosse diffusa, potrebbe riflettere un pregiudizio istituzionale da approfondire.

AFFIDIamoci ha fatto molto fino a oggi, ma per comprendere meglio la portata del fenomeno, individuare eventuali azioni congiunte e sensibilizzare le istituzioni su un approccio più inclusivo, il vostro contributo è essenziale.

Vi sarei grata se poteste condividere dati, osservazioni o esperienze in modo da contribuire a garantire ai nostri bambini il diritto di crescere in Famiglia, indipendentemente dall’orientamento sessuale dei genitori affidatari.

Grazie per l’attenzione, resto in attesa di un vostro riscontro.

Un caro saluto,

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