STORIE DI AMORE E DI BAMBINI IN AFFIDO FAMILIARE: “Ho bisogno di un papà e vorrei lo facessi tu”


Otto adolescenti in affido, solo uno tra questi ha fatto rientro nella famiglia di origine ma tutti, grazie a L. (single che si è ritrovato ad essere affidatario perchè scelto dagli stessi ragazzi) ha saputo ri-costruire il loro legame con i genitori naturali. Perchè questo è il vero senso dell’affido: ricomporre la frattura con le loro origini: “gli affidi falliscono quando non sappiamo compiere questa guarigione(…) C’è un intimo legame di fedeltà di qualsiasi figlio con i genitori naturali. Se noi ci poniamo in alternativa a loro falliremo certamente”.

“Sono un educatore professionale, un single, e nella mia vita ho avuto 8 ragazzi in affido, tutti con doppio abbandono: abbandonati dalla famiglia e anche dalle comunità.

Purtroppo solo uno è rientrato nella famiglia di origine. Tutti gli altri hanno perdonato e comunque sempre migliorato i rapporti con i loro genitori. Si tratta di famiglie gravemente disfunzionali. Al momento dell’affido quasi tutti erano orfani di un genitore, alcuni a causa di gravi fatti di sangue o malattie quali aids, abusi di droghe o etilismo.

Con tutti è rimasto un buon rapporto e con alcuni anche assiduo. La maggior parte di loro sono ultra quarantenni, tre vivono ancora con me. Non ho mai cercato gli affidi. Sono i ragazzi stessi che mi hanno scelto. Sono arrivati tutti da adolescenti. I primissimi erano pazienti che gravitavano attorno ai servizi e che non riuscivano ad essere gestiti in comunità. Gli ultimi vengono da un orfanatrofio albanese dove ho lavorato. Il primo di loro mi ha telefonato mentre ero in missione in un paese straniero e mi ha detto: so che mi dirai di no, ma ho bisogno di un papà e vorrei che lo facessi tu. Ovviamente ho detto di sì e poi sono arrivati gli altri. Ora sono in attesa del nono.

Non spetta a me dire che persona sono…Certamente sarei peggio di così se non avessi avuto questi affidi. Mi hanno obbligato a specializzarmi nella capacità di amare e poiché amare è lo scopo della vita, mi hanno insegnato a vivere. Amare vuol dire piegarsi, piegarsi fino a spezzarsi e quando si è sul punto di spezzarsi, piegarsi ancora.

Ho ricevuto aiuti economici dai servizi solo per 3 di loro. Gli altri li ho tutti mantenuti io e questo ha avuto un certo significato per loro…Escluso l’ultimo che ancora studia ed il primo che ha una invalidità per disturbi psichiatrici, gli altri sono autonomi, lavorano e alcuni si sono sposati. Uno fa l’educatore.
Nessuno dei miei figli mi ha chiamato papà, ma tutti hanno trovato l’occasione di dirmi che sono stato per loro un padre.

I ragazzi in affido sono ben consapevoli di avere dei genitori naturali. La cosa veramente importante non è come ci definiscono ma come matura dentro di loro l’idea che hanno dei loro genitori naturali alla luce del rapporto con noi….

L’allontanamento dalla famiglia naturale rappresenta un insulto inemendabile e causa enormi problemi…un buon affido deve ottenere sempre il risultato che il figlio è in grado di introiettare una idea pacificata dei genitori naturali e, quando è possibile, anche un rapporto reale sereno con loro. Se ciò avviene saremo certi di essere stati degli ottimi genitori perché abbiamo ricomposto la frattura, rigenerato i tessuti psichici lesi.

Gli affidi falliscono quando non riusciamo a compiere questa guarigione. C’è un intimo legame di fedeltà indissolubile di qualsiasi figlio con i genitori naturali.

Se noi ci poniamo in alternativa a loro falliremo certamente.”

Un BabboMatto (per scelta dei figli)

AFFIDIamoci (progetto M’aMa sulla mono e omogenitorialità affidataria) riceve mandato gratuito da Tribunali dell’intero territorio nazionale per cercare famiglie affidatarie omo e monogenitoriali per minori in attesa di famiglia (vedi APPELLI). AFFIDIamoci dopo aver raccolto, a titolo volontario, le candidature delle famiglie (opportunamente formate) interessate a presentarsi al colloquio conoscitivo in Tribunale per il singolo Appello, invia le loro autopresentazioni. Sarà il Tribunale a valutare l’idoneità dell’eventuale abbinamento con il minore. Dopo l’eventuale abbinamento con il minore AFFIDIamoci, solo se richiesto dalla famiglia, a tariffe sociali, forni supporto genitoriale e/o giuridico e, ove possibile, l’accompagnerà nella presentazione dell’istanza dell’adozione ai sensi dell’art.44.

One thought on “STORIE DI AMORE E DI BAMBINI IN AFFIDO FAMILIARE: “Ho bisogno di un papà e vorrei lo facessi tu”

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

Post recenti