L’EVENTO E’ ACCESSIBILE ANCHE DA REMOTO SUL LINK https://meet.google.com/rzj-hany-gsk
Questa volta la parola alla famiglia biologica! Ospite d’onore della serata il papà della piccola Mia che racconterà cosa significa condividere la crescita della propria bimba con un’altra famiglia.
Giovedì 15 maggio, alle ore 17.00, ti aspetto a Fermo per la presentazione del diario e dell’omonima campagna di sensibilizzazione sull’affido degli adolescenti Non vi ho chiesto di chiamarmi mamma, un racconto ironico, potente e autentico sull’amore che nasce dove non te lo aspetti, sulla maternità fuori dagli schemi, sull’affido familiare.
Luogo: Porto San Giorgio – Sala Castellani (Piazza del Teatro)
Ore 17.00-19.00
Evento organizzato dall’Associazione Mondo Minore Comunità di Capodarco di Fermo
Durante la serata interverranno:
Karin Falconi, mediatrice e counselor familiare M’aMa
Emilia Russo, consulente legale affido e adozione M’aMa
Video intervista al papà della piccola Mia cresciuta da una famiglia affidataria
Moderano:
Chiara Todde e Alessandro Vella: Rete Famiglie Affidatarie, Comunità di Capodarco di Fermo
L’affido è un gesto d’amore e responsabilità. È saper accogliere senza possedere, essere adulti senza sostituirsi, accettare il bambino che entra nella propria casa sospendendo ogni giudizio sul suo passato.
Per l’occasione di questo evento, in via eccezionale, una famiglia della rete dell’associazione M’aMa ha messo a disposizione il proprio vissuto attraverso un video toccante.
Durante la serata, infatti, sarà proiettata una video intervista intensa e commovente di un papà biologico che racconterà, con verità e delicatezza, cosa significa condividere la crescita della propria bambina con un’altra famiglia.
Sua figlia, cinque anni fa, è stata accolta da mamma Maria Paola e papà Giancarlo, una coppia affidataria che le hanno aperto la porta di casa e del cuore. Da allora la piccola ha ritrovato un luogo dove sentirsi protetta, ascoltata, libera di essere bambina. Con Maria Paola e Giancarlo ha imparato a fidarsi, a sorridere, a sentirsi a casa.
Ma il suo papà non è mai stato messo da parte. Lo incontra puntualmente, con gioia e senza paura, perché in questa storia l’amore non è stato diviso, ma moltiplicato. C’è spazio per tutti nei pensieri e nel cuore della bimba: per chi l’ha messa al mondo e per chi la sta accompagnando nel mondo.
Il legame tra queste due famiglie non è fatto solo di incontri regolati o comunicazioni formali: è fatto di rispetto, fiducia, sguardi complici, promesse silenziose. È una sorellanza e una paternità condivise, che sanno tenere insieme le ferite e le cure, le origini e le possibilità.
Qualsiasi forma di giudizio è sospeso.
Anche questo è affido.
Un legame fragile e forte, che tiene insieme ciò che sembrava spezzato. Una rete costruita giorno dopo giorno, da adulti che sanno mettere al centro il bene di una bambina.
L’EVENTO E’ ACCESSIBILE ANCHE DA REMOTO SUL LINK https://meet.google.com/rzj-hany-gsk
ACQUISTA adesso una COPIA di Non vi ho chiesto di chiamarmi mamma e SOSTERRAI LA CAMPAGNA OMONIMA sull’affido degli adolescenti fuori famiglia: https://www.amazon.it/chiesto-chiamarmi-mamma-Cronaca-affido/dp/8873135609