Per Patrizia Biagi è ovvio ritenere sbagliato affidare i bambini alle coppie gay.
La sua dichiarazione, ricondotta alla filosofia di vita dell’ormai noto Roberto Vannacci, è stata pubblicata da Giusi Spica il 24 agosto su la Repubblica –ed. Palermo, e noi piccole associazioni, ovviamente, non abbiamo potuto far altro che prendere carta e penna per risponderle.
Così attraverso M’aMa-Dalla Parte dei Bambini, insieme con l’associazione AFAP e AMA (nostre storiche compagne di avventura), ho invitato l’addetta stampa del Comune di Palermo a conoscere più da vicino come funziona (bene) l’affido dei minori alle coppie gay, offrendole anche la possibilità di incontrare personalmente le famiglie omogenitoriali nate con noi.
E’ ovvio, che per prima cosa, immaginando che non ci conoscesse, ho dovuto raccontare le finalità del progetto AFFIDIamoci (parte integrante di M’aMa),nato per superare proprio questi stereotipi, per promuovere una cultura dell’accoglienza inclusiva e basata su criteri di affetto, stabilità e capacità genitoriale, indipendentemente dall’orientamento sessuale.
Le ho scritto i risultati tangibili che abbiamo ottenuto dal 2015 ad oggi: le famiglie omogenitoriali coinvolte si sono dimostrate non solo in grado di offrire, con continuità negli anni, un ambiente sicuro e amorevole, ma spesso hanno accolto minori con passati particolarmente difficili, fornendo loro tutto il sostegno necessario per crescere in modo sano e sereno.
Siamo fermamente convinte che il benessere di un bambino non dipenda dalla conformità ad un modello familiare tradizionale, ma dalla qualità della relazione che si instaura. Numerosi studi internazionali confermano che i bambini cresciuti in famiglie omogenitoriali non subiscono alcun tipo di svantaggio, né emotivo né psicologico, rispetto ai loro coetanei.
A questo punto ho ritenuto ancora una volta ovvio suggerire alla dr.ssa Biagi di tenere conto di queste evidenze che il nostro progetto offre e di esplorare più da vicino una attività che, su intero territorio nazionale, collabora con i Servizi sociali e i Tribunali per i minorenni. AFFIDIamoci ha raccolto numerose testimonianze e storie di successo che potremmo condividere con la dr.ssa Biagi, per far comprendere quanto sia importante valutare l’idoneità all’affido in base a criteri legati alla consapevolezza della scelta e alla formazione ricevuta dagli enti istituzionali, piuttosto che all’orientamento sessuale.
Di seguito il Link dove è possibile consultare l’articolo pubblicato oggi da Giusi Spica su la repubblica, firmato AMA, AFFIDIAMOCI-reteMammeMatte e AFAP : Patrizia Biagi, l’addetta stampa del Comune fedelissima di Vannacci che si oppone all’affidamento dei minori alle coppie gay